Investimenti VC nell'energia digitale: Future Energy Ventures chiude Fund II da €205 milioni in Europa
- Marc Griffith

- 8 ore fa
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Investimenti VC nell'energia digitale: contesto e opportunità
Future Energy Ventures (FEV), advisor di VC berlinese specializzato in tecnologie energetiche digitali, annuncia la chiusura del Fondo II con una dotazione di €205 milioni, accompagnata da un fondo dedicato all'Italia da €30 milioni. L'iniziativa, originariamente sostenuta da E.ON e dal European Investment Fund (EIF) come anchor, evolve includendo ulteriori investitori strategici e istituzionali internazionali. Il fondo italiano è interamente finanziato da CDP e investe insieme al fondo principale, offrendo una leva importante per progetti di decarbonizzazione e digitalizzazione energetica in Italia.
«La chiusura di questo fondo dimostra che l'energia digitale è un mercato significativo», afferma Jan Lozek, CEO di FEV. «Per i fondatori significa accesso a capitale serio per soluzioni di storage, ottimizzazione della rete e energia rinnovabile; per gli investitori è una conferma che redditività e rilevanza strategica vanno di pari passo; per il mercato, la transizione energetica è inevitabile e economicamente rilevante».
Nell'anno in corso, diverse aziende europee dell'EnergyTech che operano in settori affini a FEV hanno raccolto nuovi finanziamenti, segnalando un flusso di capitale verso soluzioni software-driven per la transizione energetica. Nel panorama 2025 emergono segnali chiari di domanda di capitali per innovazione digitale applicata all'energia.
Portafoglio, segnali di mercato e contesto europeo
Nel contesto di Investimenti VC nell'energia digitale, varie aziende hanno annunciato finanziamenti significativi: Terra One in Germania ha raccolto circa €150 milioni per espandere un portafoglio di architetture di stoccaggio su grid; Sympower dei Paesi Bassi ha chiuso circa €42 milioni per ottimizzare la gestione della domanda e la flessibilità di rete; LIFEPOWR ad Anversa ha ottenuto €5,65 milioni per la tecnologia di virtual power plant; Clevergy in Spagna ha raccolto €3,2 milioni per espandere una piattaforma di energia intelligente; Renewcast in Italia ha finalizzato un lockdown di finanziamenti di circa €1 milione per strumenti di forecasting energetico, mentre Twindo nei Paesi Bassi ha chiuso €1 milione per software infrastrutturale. Inoltre, etalytics in Germania ha esteso la Serie A a €16 milioni per l’ottimizzazione energetica basata su IA. Nel complesso, queste operazioni hanno totalizzato circa €219 milioni nel 2025 nell’ambito di soluzioni software-oriented per l’energia.
Questi movimenti, insieme ad altri report di settore, collocano FEV nel cuore di un ecosistema europeo in rapida crescita, trainato da fondi specializzati che cercano di coniugare innovazione tecnologica, scalabilità operativa e impatto climatico. Nel frattempo, partecipazioni di rilievo nel panorama EU includono fondi come Serena (€200 milioni per AI applicata e transizione energetica), Armilar (€120 milioni per DeepTech e trasformazione digitale in Europa meridionale) e Backed VC (€86 milioni in deeptech), indicativi della domanda crescente di capitale in aree chiave della tecnologia energetica e della sostenibilità.
Prospettive e portafogli mirati
FEV è guidata da un team che comprende Jan Lozek, Veronique Hördemann, Ohad Mamann, Patrick Elftmann, Moritz Jungmann e Jan Palasinski. L’azienda investe in aziende in Serie A e B che offrono soluzioni AI-driven per l’ottimizzazione della rete, la gestione della domanda e l’integrazione di tecnologie innovative all’interno dei sistemi energetici. Tra i portfolio di riferimento figurano Chloris, Enspired, Feld Energy, Jua, Piclo, Reev e Station A, realtà che spingono l’innovazione in ambiti quali flessibilità, mobilità elettrica e digitalizzazione dell’energia.
La Managing Partner Veronique Hördemann sottolinea come l’Europa possa diventare un leader globale nell’energia sostenibile: «La chiusura di questo fondo dimostra che l’energia digitale ha potenzialità di mercato significative e che un quadro di investimento stabile può favorire crescita, competitività e innovazione a livello continentale».
FEV, che opera sia come advisor che come investitore, si posiziona come uno dei principali attori europei nel campo degli investimenti VC legati a tecnologie energetiche, puntando su soluzioni software-centriche che ottimizzano rete, stoccaggio, extensive adoption di tecnologie IA e piattaforme di gestione energetica. In un contesto geopolitico complesso, la capacità di accelerare l’innovazione digitale in energia diventa anche una questione di sovranità e resilienza economica.
Dibattito e riflessioni critiche sull’energia digitale
Da una parte, gli Investimenti VC nell'energia digitale promettono accelerazione tecnologica, riduzione delle emissioni e maggiore efficienza energetica grazie a modelli di business scalabili, infrastrutture digitali e analisi predittiva. L’attenzione all’energia come software-driven permette di replicare modelli di successo visti in altri settori: gestione della domanda in tempo reale, forecasting accurato del consumo e automazione di processi critici. Per i founder, ciò significa accesso a reti di capitale, mentorship e opportunità di partnership con grandi utility e player industriali.
D'altra parte, restano sfide a livello di implementazione: la dimensione regolatoria, la necessità di infrastrutture abilitanti robuste e la gestione della complessità operativa di reti energetiche sempre più decentralizzate. Alcuni critici potrebbero sottolineare che gli investimenti in software non sempre si traducano in redditività immediata rispetto a soluzioni hardware o infrastrutture fisiche, e che la capitalizzazione di mercato possa essere volatile in fasi di transizione energetica. Inoltre, è essenziale valutare l’impatto sociale ed economico per le comunità locali, bilanciando innovazione con inclusione energetica e sicurezza della rete.
Un equilibrio tra capitale di rischio, rischi tecnologici e governance è cruciale. Per i fondatori, investire in EnergyTech significa non solo orientarsi verso tecnologie dirompenti, ma anche costruire modelli di business resilienti, con piani di go-to-market concreti, partnership strategiche e capacità di scalare in mercati maturi come quelli europei. Le valutazioni dovranno tenere conto di condizioni di mercato, regolamentazioni European Green Deal, incentivi pubblici e capacità di integrazione di sistemi intelligenti in reti esistenti.
Fevetta conclusiva: opportunità concrete per startup e investitori
In conclusione, gli Investimenti VC nell'energia digitale rappresentano una leva critica per accelerare la transizione energetica in Europa. Con FEV e simili, il contesto europeo mette a disposizione capitale, competenze e rete di partner per accompagnare startup dalla fase seed fino a scale-up, offrendo opportunità concrete per chi sviluppa soluzioni di gestione della domanda, stoccaggio, IA per la rete e piattaforme di forecasting energetico. Per i founder, l’individuazione di partner che offrano non solo finanziamenti ma anche know-how operativo e accesso a mercati è decisiva per trasformare l’innovazione in valore reale.

