Procurement con intelligenza artificiale: Procure AI raccoglie €11M per stabilizzare la supply chain
- Marc Griffith

- 9 ore fa
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Il procurement sta vivendo una trasformazione guidata dall'intelligenza artificiale. Procure AI è un esempio significativo di come una piattaforma end-to-end possa orchestrare sourcing, contracting e gestione delle forniture grazie a una rete di agenti IA, promettendo maggiore efficienza e governance.
Una piattaforma end-to-end alimentata dall'intelligenza artificiale
La soluzione di Procure AI integra oltre 50 agenti IA in tre categorie: agenti autonomi, agenti collaborativi e agenti ambientali. Questa architettura consente l'automazione dell'intero ciclo di procurement, coprendo sourcing, contracting, acquisti e gestione delle fatture.
Tra le principali capacità, troviamo Autonomous Spot-Buy e Tactical Sourcing (riduzione del tempo del 35–46% e risparmi per evento tra 3,7% e 5,2%), insieme a Quote-to-Order Intake (circa il 60% delle richieste gestito autonomamente).
La piattaforma è descritta come in grado di offrire ROI concreti in pochi mesi, grazie all'integrazione dei dati e all'autonomia operativa che elimina l'incertezza tipica delle procedure di approvvigionamento.
Contesto ed esito del financing in Europa
Fondata nel 2021 da Konstantin von Bueren e Yves Bauer, Procure AI ha annunciato un round Seed da circa €11 milioni guidato da Headline, con la partecipazione di C4 Ventures e Futury Capital. L’interesse degli investitori si inserisce in un contesto europeo molto dinamico per le soluzioni di procurement basate sull'IA.
Dominic Wilhelm, Partner di Headline, ha commentato: «La nostra piattaforma si appoggia a dati frammentati e li rende intelligibili, arricchendo quanto già esiste invece di sostituirlo. Per questo possiamo offrire ROI in mesi, non anni»; da parte sua, Pascal Cagni di C4 Ventures ha evidenziato che hanno costruito «qualcosa di raro: una piattaforma IA-native end-to-end che riassetta processi e dati, dimostrando execution excellence».
La società conta clienti enterprise tra cui EnBW e Kärcher e ha registrato una crescita di 4x dei ricavi. Con i fondi raccolti, Procure AI prevede di espandere l’ingegneria e rafforzare il go-to-market, spingendo l’espansione oltre i confini DACH verso Regno Unito, Nordici, Benelux e Francia.
Risultati concreti e metriche chiave
Secondo i dati forniti, la piattaforma consente una riduzione del tempo di processing delle attività di sourcing e risparmi significativi: 35–46% di riduzione del tempo, 3,7–5,2% di risparmio per evento e, per tail spend di circa €70 milioni, circa €2,35 milioni di risparmi annui derivanti dall'autosourcing.
Questi numeri hanno spinto i team a considerare l'IA come leva competitiva nei contratti e nelle forniture, soprattutto in un contesto europeo in rapido percorso di digitalizzazione della supply chain.
Dibattito sull’AI nel procurement
La trasformazione guidata dall’AI offre chiari benefici: riduzione della complessità operativa, governance dati migliorata e ROI rapido. Tuttavia, emergono anche sfide concrete: integrazione con sistemi legacy, qualità e governance dei dati, costi di transizione e rischio di dipendenza da una singola piattaforma. Per sfruttare al massimo queste opportunità, è essenziale definire KPI chiari, implementare una robusta governance dei dati e un piano di change management che riduca il rischio di lock-in. Come ricordato dall’azienda, «Most procurement tools solve isolated problems. Procure AI solves the system»: l’adozione di una piattaforma integrata può trasformare l’intera catena del valore, ma richiede una gestione oculata di persone, processi e dati.
Dal punto di vista critico, è indispensabile bilanciare innovazione e controllo: strumenti IA nel procurement devono convivere con operatori umani in fasi chiave, garantire trasparenza degli algoritmi e prevedere test pilota per dimostrare ROI, evitando investimenti eccessivi senza una chiara misurazione di impatto. L’ecosistema europeo richiede inoltre partnership affidabili per i dati e una regolamentazione chiara su privacy e sicurezza.
Conclusioni pratiche per innovatori e founder
Per chi guida startup o progetti innovativi, l’esempio di Procure AI offre utili indicazioni: puntare su una piattaforma end-to-end che si integri con l’esistente ecosistema dati, definire KPI di ROI fin dall’inizio e pianificare un’espansione geografica ben orchestrata. L’IA non è una moda: è una leva reale per re-immaginare come gestire sourcing, contratti e fornitori, aprendo nuove opportunità di business per aziende di diverse dimensioni.
In sintesi, l’adozione di procurement con intelligenza artificiale richiede governance, investimenti in dati e talento, capacità di scalare e una chiara visione di creazione di valore lungo l’intera catena del valore.

